Luglio 9, 2023

Fotovoltaico in condominio: la guida completa e aggiornata al 2023

Nell’ultimo anno sempre più famiglie stanno pensando di passare all’energia pulita e di installare un sistema fotovoltaico nel loro appartamento in città. Se anche tu fai parte di questo gruppo di persone è molto probabile che ti stia chiedendo se convenga oppure no “unire le forze” insieme al tuo vicinato, installando un sistema fotovoltaico in condominio.

Non c’è dubbio che un investimento nel fotovoltaico abbia numerosi vantaggi, ma quando conviene e quando si può installare in condominio? In questo articolo risponderemo a questa e a ad altre domande e cercheremo di guidarti nel modo più completo possibile sul tema del fotovoltaico in condominio. Se questa guida poi non dovesse essere sufficientemente esaustiva, puoi contare su noi di PNP Company. Saremo lieti di fissare un incontro conoscitivo, offrirti una consulenza e provare a dirimere tutti i tuoi dubbi sul fotovoltaico in condominio e sul mondo del fotovoltaico in generale.

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Prima di entrare nel vivo del contenuto, ecco una lista di argomenti che toccheremo in questo articolo:

Partiamo!

Fotovoltaico in condominio: come funziona?

fotovoltaico in condominio

Sebbene spesso il fotovoltaico sia spesso associato alle ville o alle abitaziono monofamiliari, già da qualche anno sono molti i condomini che hanno scelto di installarne un impianto sul proprio stabile. I motivi di questo boom sono principalmente due. Il primo è senza dubbio la legge 11 dicembre 2012, n 220 nota anche come Riforma Condominio, che ha reso più agevole l’installazione del fotovoltaico in questo tipo di edificio. Il secondo motivo è che il fotovoltaico in condominio può dare vantaggi interessanti sia al singolo, sia alla comunità. Basti pensare che l’autoconsumo arriva quasi al 100%, cosa che sta rendendo molti condomini di fatto completamente autonomi dalla rete nazionale.

Ma per capire davvero come funziona il fotovoltaico in condominio dobbiamo parlarti delle due opzioni percorribili, ovvero fotovoltaico centralizzato e fotovoltaico autonomo.

Differenza tra fotovoltaico centralizzato e fotovoltaico autonomo.

Le due opzioni per chi intende installare il fotovoltaico in condominio, come stabilisce la Riforma Condominio, sono dunque l’impianto centralizzato o l’impianto autonomo. La prima opzione non esclude l’altra sebbene, per motivi di spazio, non sempre l’installazione di entrambe le tipologie di impianto sia possibile. Ma vediamo di cosa si tratta nello specifico.

Fotovoltaico centralizzato in condominio

Con il fotovoltaico centralizzato in condominio si possono alimentare i dispositivi elettrici a disposizione di tutti, presenti nelle aree comuni dello stabile: ascensore, citofoni, cancelli automatici, luce degli spazi comuni.

Cosa fare per installarlo?

Per installare un impianto fotovoltaico centralizzato in condominio è necessario chiedere l’approvazione all’assemblea condominiale. Sono necessari i voti favorevoli della metà degli intervenuti all’assemblea (la metà del valore millesimale dello stabile). I costi dell’installazione saranno interamente sostenuti dai condomini favorevili. I condomini non favorevoli saranno ovviamente esenti dalla spesa, ma non potranno usufruire degli sgravi fiscali e dei benefici economici che il fotovoltaico porterà. Ad esempio, se il condominio produce energia in eccesso durante il giorno si può investire in un impianto fotovoltaico con accumulo, che permetta di usare l’energia prodotta dal fotovoltaico anche durante le ore notturne senza prelevarle dalla rete. In presenza di un contratto di scambio sul posto,o di ritiro dedicato, l’energia in eccesso si può poi “vendere” alla rete. Ricorda che se l’energia che produce un impianto fotovoltaico (con o senza accumulo) è maggiore di quella che preleva dalla rete, si può richiedere la liquidazione delle eccedenze.

Fotovoltaico autonomo in condominio

Chiunque abiti in condominio e voglia installare il fotovoltaico a suo uso privato dovrà dunque installare un impianto fotovoltaico autonomo che alimenti solo i dispositivi della sua propria abitazione.

Cosa fare per installarlo?

Nell’installare un impianto fotovoltaico autonomo ad uso privato, si profilano due scenari. Se l’installazione dell’impianto non avviene su aree comuni, allora non occorre nessuna autorizzazione dell’assemblea condominiale. Se invece l’installazione dell’impianto deve avvenire in aree condominiali, è necessario sottoporre la questione all’amministratore che convocherà un’assemblea condominiale. I condomini tuttavia possono esprimersi solo sulle modalità, ma non possono negare in alcun modo il consenso all’installazione.

Infatti, con la sentenza del 17 gennaio 2023 il codice civile staibilisce che un condomino può installare un impianto fotovoltaico autonomo, dunque solo al servizio della propria abitazione, anche su aree comuni, purché non ci siano rischi per il decoro e/o per la stabilità dell’edificio.

Come dividere il tetto condominiale per il fotovoltaico?

Per garantire a tutti i condomini lo stesso diritto di installare un sistema fotovoltaico autonomo ad uso privato, è fondamentale che l’utilizzo dello spazio sul tetto condominiale opportunamente regolamentato.

Tuttavia, almeno ad oggi, il codice civile non chiarisce specifici criteri matematici per la ripartizione del tetto condominiale, esprimendosi genericamente sulla questione. Sintetizzando, ciascun condomino che usi lo spazio comune, deve garantire l’utilizzo di uno spazio pari e con pari caratterisitche a tutti gli altri condomini.

Fotovoltaico per condominio: quanti kW ?

Una delle domande più frequenti quando si parla di fotovoltaico in condominio riguarda la potenza dell’impianto. In altre parole, quanti kW deve produrre un impianto fotovoltaico per sostenere i consumi di un condominio? In media, un condominio tipo, composto da 8 piani e 16 famiglie, ha necessità di un impianto dai 10kWp ai 20kWp, in grado di produrre fino a 25000 kWh all’anno.

Quanto costa il fotovoltaico in condominio?

Ci sono davvero tante variabili che influiscono nei costi di un impianto fotovoltaico condominiale: il numero di appartamenti e famiglie che influisce sui consumi medi, lo spazio a disposizione per l’installazione e, ovviamente, la posizione geografica dello stabile.

In media, un impianto da circa 20kW, costa tra i 25.000€ e i 30.000€.

Tips: sapevi che il GSE mette a disposizione un portale dove puoi simulare l’ammontare dell’ investimentoi per l’installazione di un impianto fotovoltaico, sia per uso privato che per uso condomiale? Il simulatore del GSE tiene conto di una serie di variabili e considera anche gli sgravi fiscali di cui puoi godere per ammortizzare la spesa.

Questa simulazione per quanto affidabile, non è precisa. Se vuoi farti un’idea concreta di quanto costi un impianto per il tuo condominio considerando consumi reali, spazio a disposizione e tutte le agevolazioni fiscali di cui puoi usufruire, non ti resta che chiedere un preventivo ai consulenti PNP Company.

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Fotovoltaico condominiale: perché installarlo?

Dunque, conviene installare un impianto fotovoltaico condominiale? Sicuramente si. Passare al fotovoltaico in condominio è una scelta intelligente oltre che conveniente da un punto di vista economico.

Se abiti in condominio ti consigliamo di prendere bene in esame la differenza tra un impianto centralizzato ed uno privato, qualora ti interessasse passare all’energia solare anche per la tua abitazione privata. Ovviamente una strada non esclude l’altra, ma come abbiamo visto insieme quache paragrafo più su, gli iter burocratici sono diversi!

In conclusione, ecco alcuni vantaggi di installare un impianto fotovoltaico in condominio:

  • autonomia energetica dalla rete (quasi 100%)
  • risparmi in bolletta
  • spesa comune
  • sgravi fiscali
  • possibilità di creare gruppi di autoconsumatori con ulteriori vantaggi in bolletta

Fotovoltaico in condominio: gruppi di autoconsumo collettivo

Appofondiamo uno degli ultimi punti che abbiamo annoverato tra i vantaggi di installare un impianto fotovoltaico in condominio, ovvero la possibilità di creare gruppi di autoconsumo collettivo.

Condizione necessaria per creare un gruppo di autoconsumatori è quella di risiedere nello stesso edificio.

L’energia prodotta in condivisione dal gruppo di autoconsumatori viene premiata per 20 anni dal GSE. Per saperne di più ti lasciamo un video.

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